Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggendo l'informativa estesa.

Menu

photo 2019 05 14 13 50 00 2

photo 2019 05 14 13 50 00 2

Da VENERDI 24 a DOMENICA 26 MAGGIO

Anche la taverna del CSOA Forte Prenestino partecipa e vi invita a partecipare, in quel di NAPOLI, al

FESTIVAL DELLE CUCINE POPOLARI AUTOGESTITE

Tutti i dettagli nel leggi tutto!!!

Mossi dalla convinzione che la cucina sia un campo assolutamente
non neutro, che viva le contraddizioni e i ricatti del reale, che quindi debba essere un terreno di lotta e possa scatenare processi politici, intendiamo rilanciare per il prossimo maggio il terzo incontro nazionale, transnazionale e intergalattico delle cucine
popolari e autogestite.
L'appello è a tutte le realtà organizzate,a tutti i/le cucinier* sovversivi che fossero interessati a condividere con noi questo spunto, che intendano la sovversione del nostro tempo come anche sovversione di ciò che ruota attorno al cibo.
Cucine di strada, mense, osterie e taverne, popolari e autogestite, tante e diverse sono le esperienze che negli ultimi anni sono nate in giro per l'Italia. Oltre il mero autofinanziamento per l'autogestione, anche la cucina diventa spazio di rivendicazione politica e costruzione di autonomia.
Scommettiamo nell'incontro e nel confronto delle varie esperienze che vorranno partecipare e siamo mossi dal desiderio di contagio, con la convinzione che nessuno abbia la "ricetta rivoluzionaria" in tasca.
Il festival delle cucine popolari autogestite vuole essere un luogo di confronto e conflitto, di chilometro zero e mutuo aiuto, di rivoluzione della forchetta e dei lavoratori, di produttori, trasformatori e consumatori consapevoli.
Cucine in movimento durante l'anno è attiva su tanti territori
poichè è una rete nazionale che tiene dentro mense, osterie autogestite, i gas, produttori, le cucine di campo, e tanto altro ancora. Trova invece un momento comune in cui le pratiche diventano collettive nel festival delle cucine in movimento che dopo aver visto la prima edizione a Bologna, la seconda a Roma e la terza a Pesaro giunge alla quarta edizione il prossimo 24/25/26 maggio a Napoli.

PROGRAMMA [in aggiornamento]

Venerdì 24 maggio @ Santa fede Liberata (via S.Giovanni Maggiore Pignattelli 2)
ore 17 accoglienza e sistemazione
ore 18 assemblea plenaria di presentazione delle cucine
ore 20 cena popolare autogestita

Sabato 25 maggio @ Santa fede Liberata (via S.Giovanni Maggiore Pignattelli 2)
ore 9 colazione
ore 10 inizio tavoli di discussione
ore 13 pausa pranzo
ore 15 proseguimento tavoli
+ laboratorio di produzione trasformati vegani a partire da legumi
fermentati (a cura di Cucina Sovversiva)
ore 18 report dei tavoli e assemblea conclusiva
ore 20.30 cena & a seguire spettacolo teatrale a cura del teatro maurei:
El Panadero
con Dario Tamiazzo
Regia di Ettore Nigro
(breve scheda in fondo al programma)

Domenica 26 maggio @ Piazza Scipione Ammirato (fermata metro Materdei)
dalle 10 al tramonto giornata di mercato e cucina di strada, laboratori di autoproduzione, musica e interventi (presentazione delle cucine e resoconto delle discussioni del giorno precedente) con Radio Plaza.
[Programma della giornata e lista delle cucine presenti in aggiornamento]


Tavoli di discussione

1) Organizzazione della filiera tra sostenibilità e condivisione politica
2) Organizzazione delle cucine in movimento tra emergenze e contesti di lotta.
3) Sul settore della ristorazione: città del cibo e sfruttamento del lavoro
4) Antispecismo

[Nelle settimane precedenti l'inizio del festival verranno pubblicate su questa pagina delle tracce di discussione che introdurranno i diversi tavoli]



El Panadero:
//"El panadero" è la storia di un ragazzo, della sua voglia di diventare fornaio e del suo sogno di "fare il pane per tutti", della lotta per mantenere viva la pasta madre che ha ereditato dal nonno fornaio, del suo viaggio a Buenos Aires dove comincerà a lavorare in un panificio e con altri compagni entrerà nella storia politica e gastronomica dell'Argentina. Ma "El panadero" è soprattutto un inno alla resistenza alimentare contro l'industrializzazione selvaggia dei processi alimentari che porta alla perdita delle tradizioni gastronomiche, contro la manipolazione dei cibi e dell'essere umano. La rappresentazione è seguita da un forum con il pubblico il cui titolo è: "La resistenza alimentare".

 

 

Oggi al Forte

ror radioabbonamento round s

DIRITTOALLACITTALOGO

STOP-TTIP

Volantino GAP fronte

notav

antifa

logo nomuos

10x100
notriv

free gaza

NOPUP


illegale è la legge, il suo costo reale

Vai all'inizio della pagina