Giovedì 24 Maggio
CinemaForte, per la rassegna "IL MURO", presenta il Documentario
BINXET - Sotto il confine (Ita 2017). Voce di Elio Germano. 94'.
Sarà presente il regista Luigi D’Alife
Inizio proiezioni ore 21:30. Sottoscrivi per il Cinema!
BINXET – SOTTO IL CONFINE
Il confne è una linea che separa. E’ neta, non ammete ambiguità. Di là o di qua. Ha dalla sua il
peso della legge: per scavalcarlo bisogna infrangerla.
Nulla è più artfciale di un confne.
Questa striscia di terra sotle e lunga, corre per 911 km.
Sulla mappa del Mondo divide la Siria dalla Turchia, secondo chi su questa terra ci vive da sempre,
il confne divide il Rojava (Siria del Nord) dal Bakur (sud-est della Turchia), ma sopratuto divide
famiglie, storie, afet ed un paese che esiste ma non troverete sulle cartne geografche.
Si chiama Kurdistan.
Dilges vive a Sifek, un piccolo villaggio ad una decina di chilometri da Kobane a ridosso delle
postazioni dell'esercito turco a guardia del confne. E' un contadino, ma non può coltvare la
propria terra perchè qui i turchi sparano senza motvo, ed uccidono, come accaduto a suo cugino.
Layla è una ragazza di neanche trent’anni ed è la prima sindaca donna della cità di Gire Spi. La sua
cità è libera da qualche mese, ma i segni della presenza di daesh qui sono ancora visibili.
Riza Altun, sessanta anni, baf d'ordinanza e capelli brizzolat, è uno dei co-fondatori del PKK
nonché responsabile degli afari esteri. Da più di trenta anni vive in totale clandestnità in quanto
la Turchia gli da la caccia da anni.
Ibrahim è un uomo di mezza età. E' il ministro degli esteri del cantone di Kobane e defnisce
l'accordo streto tra Europa e Turchia come “criminale”.
Roza ha poco meno di quaranta anni, è di Kobane e racconta di essere stata costreta a lasciare la
cità quando la guerra è arrivata davant la porta di casa. Ha vissuto per diversi mesi in Turchia
provando sulla propria pelle l'accoglienza nei campi-lager costruit dalla Turchia.
Messoud è un ragazzo dalla faccia pulita poco più che trentenne. E' nato e cresciuto a Qamishlo, è
un giornalista e fa parte della campagna “No More Silence” lanciata per rompere il silenzio di
comunità e media internazionali rispeto al coprifuoco dell'esercito turco che ha ridoto in macerie
la cità di Nusaybin, poco oltre confne.
Zilan vive nel quartere di al-Hilaliya, a ridosso del confne con la Turchia. Suo nipote di dieci anni,
Besir, è stato ucciso dai militari turchi mentre era in corso una protesta per rompere l'assedio di
Kobane.
E poi Baba, Narin, Azad, Ciwan, Xabat ed altri mille ancora.
Sono i nomi di coloro che vivono sul confne, le loro storie sono quelle di un intero popolo diviso da
quatro confni fra quatro stat diversi.
Da Kobane a Qamishlo, su questo confne molte famiglie sono state divise in due. Per decenni,
hanno atraversato in segreto e illegalmente il confne minato per visitare l’un altro. L’esercito turco
e siriano hanno ucciso decine, se non migliaia,di persone su questo confne.
“Binxet – Soto il confne” è un viaggio tra vita e morte, dignità e dolore, lota e libertà.
Si svolge lungo i 911 km del confne turco-siriano. Da una parte l'ISIS, dall'altra la Turchia di
Erdogan. In mezzo il confne ed una speranza.
Questa speranza si chiama Rojava, soltanto un punto sulla carta di una regione tormentata, terra di
resistenza ma anche laboratorio di democrazia dal basso, luogo in cui, sui fucili di chi combate,
sventolano bandiere di colori diversi ma che che parlano lo stesso linguaggio; quello dell'
uguaglianza di genere, dell'autodeterminazione dei popoli e della convivenza pacifca.
E' su questa striscia di terra che si sta giocando la partta più importante; la bataglia contro daesh,
il controllo e la chiusura del confne su sui si basa l'accordo tra Unione Europea e Turchia, la
violenza repressiva ed autoritaria del ditatore Erdogan.
Un racconto di denuncia sulle pesant responsabilità dell'Europa nel sotoscrivere un accordo che
violenta le vite di migliaia di persone, solo un piccolo tassello nella storia di un popolo che contnua
a non rassegnarsi all'idea di essere diviso dai confni, storie di uomini, donne e bambini che sono
l'immagine del non arrendersi.