La crisi non c'e' piovuta addosso all'improvviso.
Da anni i movimenti denunciano la rapina delle vite, la devastazione dell'ambiente, la sottrazione del tempo, lo spreco delle risorse da parte d'imperi finanziari distanti anni luce dal mondo in cui noi viviamo.Mentre ci raccontavano di boom economici, la precarieta' e il logoramento dei diritti ci grandinavano addosso, accompagnati dalle manganellate e dalle denunce.
Quando ci siamo sentiti sol@ e senza rifugio ci siamo guardati intorno ed eravamo il 99% del mondo dalle valli insorte alle isole del mediterraneo in tempesta; dalle metropoli oppresse dalla povertà, dagli sfratti, dal vuoto sociale e culturale, ai barconi carichi di rabbia e speranza.
Costruiamo i nostri ombrelli per ripararci, componiamo 6 miliardi di soluzioni, redistribuiamo le ricchezze autogestiamo i nostri corpi e il nostro tempo..
siamo lettere di un alfabeto infinito...