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vinicio capossela rebetiko
vinicio capossela rebetiko
20 dicembre 2012
Rebetiko Gymnastas tour
concluderà il tour a Roma con un concerto speciale al CSOA Forte Prenestino
sottoscrizione 5 euro
Cancelli aperti a partire dalle ore 15:00

 

 

Si concluderà a Roma, con un concerto speciale, il tour  di Vinicio Capossela,
il 20 dicembre suonerà nello spazio del CSOA Forte Prenestino insieme ai musicisti greci che lo affiancano in questo tour.

Dopo gli “Esercizi allo Scoperto” che Vinicio Capossela e i suoi Rebetici Ginnasti hanno praticato all’aperto nella scorsa estate, il rebetiko è rientrato al chiuso, nei rock club, ovvero negli spazi coperti che più si confanno al suo spirito ribelle e underground. Il tour REBETIKO GYMNASTAS, che prevede più di trenta date, è partito lo scorso 2 novembre dal CS RIVOLTA di Marghera, sta registrando ovunque il “tutto esurito” e si concluderà il 20 dicembre a Roma, al CSOA Forte Prenestino.

Dal 2 il tour ha percorso l’Italia con una banda italo greca, praticando la rebetika ginnastica, partendo dal centro sociale rivolta di Marghera, e poi per club, locali teatri e in generale luoghi che esprimono una cultura del territorio, praticando un concerto che ha lo scopo di tenere in esercizio la parte anticonvenzionale di noi stessi, in luoghi adatti ad avere i piedi, le mani e il cuore libero. Prima che finisca il mondo ci è sembrato importante concludere questi concerti in un luogo che ha fatto di questi valori il motivo della sua esistenza, il centro sociale Forte Prenestino, sposandone la filosofia di concerto come evento d’impegno e di ritrovo popolare. (Vinicio Capossela – dic.2012)

Il concerto si svolgerà all’aperto nella suggestiva piazza d’armi del Forte, ma in caso di maltempo ci si sposterà nell’area coperta capace comunque di contenere 2000 persone circa. L’entrata è come al solito per tutti i concerti a 5  euro. Il concerto avrà inizio alle ore 22, i biglietti si potranno acquistare solo la sera del concerto (si consiglia di arrivare prima).

Il rebetiko- racconta Capossela – è musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Da allora ha sempre avuto un contenuto eversivo, ha portato in sé il cromosoma della ribellione, della rivolta individuale. Rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco. Il rebeta è uno che non si sottomette al meccanismo del consumo e che semmai cerca la sua bellezza altrove. Scrive John Berger che la musica iniziò dal grido che lamenta una perdita. Il rebetiko è una musica che lamenta quello che tutti noi abbiamo perduto, una musica che non dimentica le sue origini. Si officia in luoghi chiusi, dove si beve e si privilegia lo struggimento individuale. E’ musica che viene dal basso, che si condivide a tavola, come un’eucarestia.

Saranno con Vinicio Capossela i grandi musicisti della tradizione rebete che l’hanno accompagnato nel disco e dal vivo: Vassilis Massalas alla chitarra e baglamas, Ntino Chatziiordanou alla fisarmonica e all’organo Farfisa, Dimitri Emmanouil alle percussioni e soprattutto l’insigne solista del bouzouki Manolis Pappos. Completeranno l’organico due pilastri della band di Capossela quali Alessandro Asso Stefana alla chitarra e Glauco Zuppiroli al contrabbasso.

 

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