o la richezza è per tutti,
o lavorare non ha senso
io non contratto.
1° Maggio 2013
31^ Festa del non lavoro
27° anno d'occupazione
durante la giornata...
visita guidata del forte, pranzi, cene, dolcetti, giocolieri, video, risate, performances, e...
porta quello che vorresti trovare nel rispetto di chi ti sta intorno e del centro sociale...
Autogestione!!!
31^ Festa del non lavoro
27° anno d'occupazione Il lavoro non e' una merce,
serve per vivere non per morire.
Oggi come ieri il lavoro e' lo strumento di oppressione piu' capillare che il potere usa nei confronti delle persone.
"Il lavoro - diceva Joseph Conrad - non mi piace, non piace a nessuno ma mi piace quello che c'e' nel lavoro: la possibilita' di trovare se stessi. La propria realta', per se stesso non per gli altri, cio' che nessun altro potra' mai conoscere".
Il lavoro oggi non c'e' e quando c'e' e' quasi sempre non pagato o sottopagato. E con il lavoro sono stati fatti fuori quei diritti che servono ad arginare abusi e discriminazioni.
Il modo in cui ne parlano i media e le Tv vuole convincere le persone che il Lavoro e il rispetto nei luoghi di lavoro sono un privilegio e che le dinamiche persecutorie previste dal reality del Mercato sono la regola a cui sottostare.
Non si parla piu' di sicurezza nei posti di lavoro e dell'ambiente circostante, e i suicidi dei lavoratori sono sempre più frequenti, tanto che in ognuno di questi casi si risponde con il cinismo e la rassegnazione.
In questa nuova fase di insonorita' sociale sono migliaia le persone che non ce la fanno a difendersi dalla crudelta' di un sistema politico-finanziario dirigenziale che si nutre del collasso delle vite degli altri. "Piu' umano dell'umano" era il motto del costruttore dei replicanti del film Blade Runner.
Morti "bianche" e morti "grigie" come la solitudine, perche' e' l'esperienza dell'isolamento sociale e personale che porta a gesti estremi, oltre la poverta' e la pressione psicologica di non poter piu' mantenere se stessi e le persone a cui si e' legati.
Al contrario noi del csoa Forte Prenestino pensiamo che bisogna alzare la testa tutt*insiem* e ribellarci ai ricatti continui a cui siamo sottoposti come lavoratori e lavoratrici con differenti condizioni economiche e contrattuali, che ci fanno agire il conflitto soltanto tra di noi, sollevando i padroni da qualsiasi responsabilita'. Al contrario il lavoro non e' una merce, perche' le persone non sono una merce.
Oggi piu' che mai noi del csoa Forte Prenestino, dopo 27 anni di occupazione, sentiamo la necessita' di rinnovare e proseguire questo esperimento umano e di praticare l'autorganizzazione come forma possibile del vivere collettivo.
Il Forte sperimenta un'organizzazione del proprio spazio e delle proprie attivita' basata sulla libera associazione di persone unite da una progettualita' e da un'etica condivisa, sulla base del non-lavoro e di modelli di vita autogestiti.
Il Forte prende le sue decisioni in modo assembleare ed orizzontale, prova a garantire ad ogni occupante pari potere decisionale, nonostante le differenti visioni, l'iperattivismo di alcun* e lo spirito contemplativo di altr*, le inclinazioni, gli amori i disamori le amicizie e i malumori che sempre nascono a stare tutti e tutte insieme.
Il Forte e' antifascista, antisessista, antirazzista, antiproibizionista.
Chiunque condivida la progettualita' ed il codice etico del Forte Prenestino può partecipare alle sue attivita'.
RINGRAZIAMO DALLA PRIMA ALL'ULTIMA TUTTE LE PERSONE che hanno attraversato questo posto in 27 anni dandoci una straordinaria carica di ENERGIA, perche' insieme a noi lo hanno reso un posto VERO, POSSIBILE, UMANO, FORTE.
Programma:
Teatro:
piazza d'armi di destra - dal pomeriggio:
Blues Farm - blues
Wogiagia - reggae
Hot Club de Zazz - gipsy swing
piazza d'armi di sinistra - dal pomeriggio:
Boschetto Reggae (da ora di pranzo ad ora di cena) powered By La Tajeria Sound!