Al C.S.O.A. Forte Prenestino e in diretta su RadioForte ed in collaborazione con RadioBlackout di Torino, un'iniziativa a sostegno dei compagni e delle compagne arrestati a Barcellona durante le manifestazioni a favore del rapper Pablo Hasel.
Per parlare di libertà di espressione e lotta alla repressione, costruendo sostegno e solidarietà.
Dalle 10.00 alle 19.00 in diretta su RadioForte e dalle 17 alle 18 anche su RadioBlackout (102.250 FM su Torino e provincia), una giornata con microfoni aperti, collegamenti internazionali, Riffa benefit e ospiti sul palco e in diretta:
ill Nano, Serpe In Seno + Dost, Kento + Dj Fuzzten, Dj Nervo + Psycho Juls.
Perché non possono arrestarci tutti e tutte!!!!
Partecipa e manda il tuo free style sul canale telegram: t.me/amplificaildissenso
lo manderemo in diretta!
L’ arresto di Pablo hasel è una questione che ci riguarda tutti e tutte, da vicino.
Pablo è stato arrestato per aver dato voce al dissenso.
Ha insultato la monarchia, tessuto le lodi di gruppi armati, denunciato le violenze della polizia.
Ha fatto bene? Ha fatto male? Ha ragione o no? A NOI NON INTERESSA.
Si fosse anche complimentato col diavolo in persona non meriterebbe comunque 9 mesi di galera.
Perché criticare e dissentire attraverso il rap significa prendere posizione ed esseri liberi di scegliere come e cosa pensare.
Conosciamo tutti e tutte molto bene L’ avidità delle classi dirigenti, L’ impunità della classe politica, la brutalità delle forze dell’ ordine.
Amministratori delegati di società che hanno ucciso e avvelenato intere generazioni costretti alla fine a pagare qualche multa, agenti delle forze dell’ordine colpevoli di omicidi usciti illesi da processi a loro carico, politicanti corrotti invischiati in faccende sempre più torbide, documentate e denunciate, che non hanno neanche dato le dimissioni.
Tutto questo mentre il tessuto sociale nel quale i compagni si devono barcamenare, frammentato e fortemente instabile, vede crescere sempre di più i dispositivi repressivi, a volte aiutando questa crescita.
Quello che succede quotidianamente su scala globale va dall’arresto di un rapper in Spagna alla violenza incontrollata della polizia greca all’ introduzione della polizia nelle università turche con conseguente arresto di decine di studenti, in Germania una studentessa di 26 anni viene sottoposta a misure di custodia cautelare sulla base di prove inconsistenti e descritta dal sistema mediatico come “la più pericolosa estremista della Germania”, in Inghilterra viene approvata una legge che conferisce alla polizia maggiori poteri per affrontare le manifestazioni pacifiche.
Mentre in Italia sempre più facilmente e generosamente vengono elargite misure di sorveglianza speciale e limitazioni delle libertà classificando compagni e compagne come socialmente pericolosi sulla base di fantasiosi capi d’accusa.
Sono le cose contro cui lottiamo e che denunciamo attraverso grafiche e testi di canzoni, organizzando cortei e manifestazioni, e portando sostegno e solidarietà a chi ne viene duramente colpito.
Quello che sta succedendo, grazie a questa democrazia di facciata, è che lentamente (ma neanche troppo) ci stanno privando di diritti intoccabili come la libertà di espressione.
Questo grazie alla connivenza tra classi dirigenti e politiche con l’ausilio sempre efferato e violento delle forze dell’ordine, che godono di una spaventosa presenza dell'estrema destra al loro interno e che sembrano essere sempre più restie a riconoscere e concedere nuovi diritti, in un panorama globale pandemico che non fa altro che sperimentare nuove forme di controllo, provando a soffocare con rabbia ogni istinto ribelle e rivoluzionario.
Ma sarà per loro una sconfitta.
Questa è la scommessa della Rivoluzione.
Quanto dovremmo provare disgusto per quello che fanno,
repulsione per il modo in cui cercano di rabbonirci,
rabbia per doverci avere a che fare?
Quanti siamo a pensarla allo stesso modo?
Hanno arrestato Pablo e durante le manifestazioni di dissenso sono scattati quattordici arresti, tra cui quattro compagn* torinesi, a cui va tutto il nostro supporto e la nostra complicità, che si trovano ancora in carcere.
Ma una domanda riecheggia nelle nostre teste:
Possono arrestarci tutti?
Pablo hasel libero,
Liberi tutti.
Arresta la repressione.