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valerio vive

valerio vive
 Mercoledì 22 febbraio
Ore 16.00 via Monte Bianco 'Un fiore per Valerio'
Ore 17.00 CORTEO - VALERIO VIVE, La Rivolta Continua.

Anche quest'anno sfileremo nelle nostre strade per ricordare Valerio e sua mamma Carla, con cui abbiamo condiviso tanta strada insieme, e dare vita ancora una volta a una giornata di lotta.

Contro ogni sessismo, razzismo e fascismo: solidarietà, resistenza e liberazione!
I compagni e le compagne di Valerio

1980 - 2017 Valerio Vive, un'idea non muore!

Il 22 febbraio del 1980 un commando di neofascisti assassinava a colpi di pistola Valerio Verbano in casa sua. Giovane militante autonomo di soli 18 anni, studente del liceo Archimede, è stato assassinato davanti agli occhi dei genitori per la sua militanza antifascista e rivoluzionaria. In particolare, Valerio indagava sui rapporti tra apparati dello Stato e destra eversiva.

A distanza di 37 anni da quell'omicidio rimasto senza colpevoli, daremo corpo ancora una volta, attraversando le strade di quelli che furono anche i sui quartieri, Tufello e Montesacro, ad una memoria e un ricordo che non sono liturgia o reducismo, ma storia viva dei movimenti della città di Roma. Una storia che si è fatta arma da scagliare contro chi ci dice che il fascismo è archiviato, contro chi ci invita alla riconciliazione o ci parla di opposti estremismi.

Oggi, quegli stessi quartieri vogliono raccontare ancora la figura di Valerio Verbano, la sua vita e le sue lotte, una storia orgogliosamente partigiana, che vive ogni giorno negli spazi liberati, nelle battaglie degli studenti e delle studentesse, nelle vertenze per la casa e contro gli sfratti. Così come nelle piazze delle donne che in Italia e in tutto il mondo si ribellano contro il patriarcato e la violenza maschile, urlando da un capo all'altro del globo "non una di meno". Una storia che pulsa in ogni battaglia contro lo sfruttamento per la dignità umana.

Mentre continuiamo a vivere nella più lunga crisi economica e sociale dal dopoguerra, mentre le guerre bussano alla porta di un’Europa sempre più blindata, alimentando a dismisura vecchie e nuove povertà, leader politici e imprenditori della paura e dell'orrore in giacca e cravatta (o felpa, poco importa) nei salotti mediatici soffiano sul fuoco della “guerra tra poveri” e dello “scontro di civiltà”, utilizzando politiche criminali e di austerità e come braccio armato nei nostri quartieri le organizzazioni neofasciste.
Contro tutto questo mettiamo in campo ogni giorno pratiche culturali, di mutualismo e di solidarietà, ed anche la legittimità di un’azione resistente che, a partire dai nostri quartieri, dai lotti delle case popolari e dalle periferie, non lasci un solo centimetro di terreno a chi ci vuole indifferenti, nemici, gli uni contro gli altri.

il Forte potrebbe chiudere alcune delle sue attività per partecipare al corteo.

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