28 Settembre 2017
Giornata mondiale per l'aborto libero e sicuro.
Il movimento femminista "Non Una Di Meno" torna in piazza in tutta Italia
Roma - PIazza dell'Esquilino, Ore 18:00
Le donne tornano in piazza per difendere il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Nella giornata mondiale per l’aborto libero e sicuro, il movimento femminista Non Una Di Meno scende nelle piazze di tutta Italia per chiedere che venga riconosciuta in tutti i Paesi del mondo la libertà di scelta delle donne e che l’aborto sia OVUNQUE sicuro, libero e depenalizzato.
In Italia, dove l’interruzione volontaria di gravidanza è formalmente garantita dalla legge 194 del 1978, siamo oggi in una situazione paradossale: la media nazionale dei medici obiettori di coscienza ha raggiunto ormai il 70%, costringendo di fatto le donne che scelgono di abortire a una corsa contro il tempo, a spostamenti in altre regioni se non a viaggi all’estero.
Scendiamo in piazza per mettere la parola FINE sulla strumentalizzazione del corpo delle donne in tutti i settori della vita sociale, dalla politica alla medicina; per mettere la parola FINE sulla violenza contro le donne che viene agita ogni giorno, dentro e fuori le mura domestiche; per mettere la parola FINE sul racconto distorto dei media e delle istituzioni che vogliono addomesticare le donne con i loro “manuali” e consigli paternalistici: del resto, ce lo insegna il senatore D’Anna, il desiderio maschile è “istinto primordiale”, se non teniamo conto di ciò, vuole dire che un po’ ce l’andiamo a cercare!
Uno stupro è uno stupro, e a stuprare sono gli uomini, al di là della loro nazionalità, provenienza o estrazione sociale.
Rifiutiamo la cultura del possesso che innesca la violenza maschile e non accettiamo il ricatto della paura, che vuole le strade delle nostre città come savane infestate da predatori, da cui ci si può difendere solo rinunciando alla libertà di muoversi e al prezzo di una diffusa militarizzazione e videosorveglianza.
La nostra difesa non la deleghiamo perché le strade sicure le fanno solo le donne che le attraversano. Se questa è guerra contro le donne, noi risponderemo! ve la siete cercata! Libere dalla paura, unite nella solidarietà!