MARTEDI 2 OTTOBRE 2018
Questa mattina Riace si è svegliata con un’operazione che sa di vendetta, minaccia e intimidazione. Domenico Lucano, il sindaco della cittadina, è stato arrestato e messo agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Xenia.
Alla sua compagna, Tesfahun Lemlem, è stato invece notificato il divieto di dimora. Pubblichiamo le carte diffuse dalla Procura della Repubblica per giustificare l’arresto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nei documenti si leggono una serie d’intercettazioni con la quale la Procura mira a screditare Domenico Lucano, accusandolo di organizzare matrimoni ad hoc per far ottenere il diritto d’asilo. Frasi scritte ad arte per denigrarlo e farlo apparire come un “mostro” agli occhi dell’opinione pubblica. Quello che invece si legge e si capisce è che il sindaco di Riace è un “fuorilegge” che rifiuta le politiche razziste e xenofobe perpetrate dal governo. Che vuole che Riace continui a essere un simbolo di accoglienza in un Italia sempre più sconquassata dalla piaga del razzismo. E che non ha intenzione di piegarsi o avere paura di queste intimidazioni da squadraccia fascista che oggi hanno avuto il loro culmine nel suo arresto.
Solidarietà a Tesfahun Lemlem e a Domenico Lucano!
Siamo tutt* fuorilegge!
Appuntamento MARTEDI 2 OTTOBRE alle 17,30 presso l'ESQUILINO per GRIDARE A GRAN VOCE che venga immediatamente liberato!
RILINKIAMO L'ARTICOLO PRESENTE SU TPI NEWS: Riace, il ministero degli Interni dispone il trasferimento dei migranti
Il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero degli Interni ha deciso il trasferimento dei migranti ancora ospiti nello Sprar gestito dal Comune di Riace. Lo si legge in una nota del 9 ottobre 2018, resa pubblica il 13 ottobre.
Dopo il discusso arresto del sindaco Domenico Lucano, arriva un’altra cattiva notizia per il cosiddetto “modello Riace” e l’integrazione dei migranti nella cittadina calabrese.
Nei mesi scorsi lo stesso Viminale aveva già evidenziato diverse anomalie nella gestione dello Sprar, mentre il sindaco Lucano, poi sospeso dall’incarico, era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento del servizio di raccolta differenziata.
Nel nuovo provvedimento, che contesta al comune reggino 34 penalità, si chiede, quindi, di trasferire gli ospiti e di rendicontare ogni spesa sostenuta per arrivare alla chiusura del sistema di accoglienza.
Nella piccolo comune calabrese, il primo cittadino è riuscito a sviluppare un modello di integrazione apprezzato dalle organizzazioni umanitarie, studiato nelle università europee e raccontato dal grande e piccolo cinema.
Wim Wenders gli ha dedicato un documentario, Il Volo, sette anni fa; Tiziana Barillà il libro Mimì Capastosta; la rivista Fortune lo ha inserito tra le cinquanta persone più influenti al mondo. Non solo: già nel 2010 Lucano si era classificato terzo nella lista, stilata da City Mayor, dei migliori sindaci del mondo.
Nato nel 1958, maestro di scuola, la storia di Lucano inizia negli anni Novanta quando, nel paese diventato famoso per il ritrovamento dei Bronzi di Riace, arriva un barcone carico di 800 rifugiati curdi. Insieme alla sua associazione Città futura, e al lavoro con l’amministrazione locale, Mimmo ha afferto ai migranti gli appartamenti abbandonati del comune spiegando che, se avessero voluto rimanere nel paese di pescatori, avrebbero dovuto seguire un corso di specializzazione e inserimento al lavoro.
Lucano è stato eletto sindaco per la prima volta nel 2004, di nuovo nel 2009 e infine nel 2014. Si trova ora al suo terzo mandato