Questo è quello che come centro sociale occupato e autogestito ci sentiamo di fare.
Non racconteremo i fatti, che sono stati ampiamente resi pubblici, ci dissociamo dai processi mediatici e dalle esecuzioni di pubblica piazza.
Non abbiamo bisogno di aggiungere nessun dettaglio a quello che sappiamo per decidere di allontanare dal nostro spazio una persona che ha agito fatti per noi intollerabili e per questo politicamente non possiamo non prendere posizione rispetto a questa vicenda.
Il tema della violenza sulle donne è un tema che riguarda tutte le comunità, tutti gli strati sociali e intimamente ognuno di noi, la violenza verbale o fisica la conosciamo, l'abbiamo vissuta o subita in prima persona, in famiglia, nelle piccole cerchie intime, e a volte non riusciamo neanche ad ammetterlo con noi stessi.
Sappiamo bene che i nostri spazi non sono zone franche, che essere o sentirsi compagni non mette al riparo nessuno da queste dinamiche.
Esprimiamo massima solidarietà e vicinanza alla compagna che ha subito questa aggressione, come a tutte le donne che subiscono violenza di genere.
Nelle comunità liberate e autogestite è ancora più importante che tutti siano consapevoli che soltanto rispettando profondamente gli altri se ne può essere parte. Chi attua violenza non condivide questi principi e se ne pone fuori. Gli spazi sicuri sono quelli che con gioia e faticosamente creiamo insieme giorno dopo giorno.
Non invochiamo carcere, punizioni o vendette, siamo a favore di prese di coscienza e percorsi riabilitativi individuali e collettivi, ma riteniamo anche necessario assumere una posizione chiara e ferma.
Ogni uomo che agisce violenza contro le donne deve essere allontanato dai nostri spazi, dalle nostre attività e da ogni altro ambito di movimento.
C.S.O.A. Forte Prenestino
27 Novembre 2019.