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DOMENICA 25 APRILE 2021

In piazza per la liberazione - Combattiamo la paura!

Ore 10.00 - Porta un fiore al partigiano.
In ogni quartiere è presente un monumento che ricorda la rivolta di quei giorni e il sacrificio dei suoi protagonisti. Onoriamo le loro azioni mettendo un fiore su quei monumenti.

Ore 11.00 - Piazzale Camelie - In piazza per la Resistenza.

I QUARTIERI SICURI LI FANNO GLI ABITANTI CHE LI VIVONO: INDOSSA LA MASCHERINA.



LO STATO DELL’ARTE: un anno di pandemia.
Da circa un anno la nostra quotidianità è segnata e governata dai ritmi e dai modi di vita imposti dalla pandemia e dalle misure varate per limitarne la diffusione. Una situazione che ha inaugurato una nuova, pesantissima stagione di crisi e restrizioni: quartieri deserti e svuotati di gente, attività e luoghi di ritrovo che abbassano le loro serrande per non rialzarle più facendo ingrossare la lista dei disoccupati. Nuovi problemi che si vanno a sommare a quelli vecchi, mai risolti, strutturali, quei problemi che per anni, tra l’altro, sono stati il motore e la forza propulsiva della retorica della destra più o meno estrema, che ha sventolato i temi del degrado e della sicurezza, per alimentare una guerra tra le fasce più deboli della popolazione, non facendo altro che acuirli.
Verso tutto ciò si è articolata una nuova forma di resistenza, una risposta autonoma ed antifascista ai vecchi e ai nuovi problemi, una risposta dei quartieri per i quartieri, che ha progressivamente preso corpo e si è diffusa nelle varie zone di Roma Est e che attraverso la messa in pratica di attività solidali, ed esprimendo un modo ampio e inclusivo d’intendere il senso di comunità, ha formulato nuove strategie di azione e comunicazione che hanno strappato dalle mani e dalle bocche dei fascisti e del mainstream liberale il monopolio sui temi della sicurezza, del degrado, dell’immaginario e dell’azione nei territori. A livello comunicativo e simbolico si è accumulata, in relativamente poco tempo, una forza non indifferente.

CONTRO OGNI FASCISMO: combattiamo la paura, ora e sempre Resistenza!
Il protagonismo della destra negli ultimi anni aveva trovato fondamento proprio nella sua capacità, talvolta concreta, talvolta illusoria, di individuare, sollevare e affrontare i problemi, definendo in maniera profonda i solchi e la grana del dibattito pubblico sul piano tematico e dell’immaginario, riproponendo con forza un’ideale di vita fascista.
Un fascismo che, quindi, non va tanto e non solo inteso come fenomeno politico storicamente connotato, ma piuttosto come una postura, un’attitudine, un modo di affrontare la vita, di leggere la realtà e di stare al mondo. Un’opzione, quella fascista, affermata e desiderabile, perché agita a livello esistenziale, basata sulle paure indotte e sulle pulsioni degli abitanti dei territori e capace di intercettare le istanze sociali più stringenti.
Ma quanto sintetizzato e messo in pratica negli ultimi mesi dalle realtà sociali del quadrante Est di Roma è un’alternativa a tutto ciò, è un qualcosa di essenzialmente, intimamente antifascista. È un modo alternativo d’intendere la vita e lo stare insieme in una comunità per viverla, guardando negli occhi le contraddizioni e affrontando i problemi con voce univoca, com'è successo con il corteo dopo lo stupro di Villa Gordiani. È un modo alternativo di intendere la sicurezza dei territori, non in chiave di militarizzazione dei quartieri e di controllo degli abitanti, ma costruendo comunità resistenti, che abitando i territori e organizzandosi per rispondere ai bisogni di chi li vive, sono capaci di autodifendersi. In questa campagna elettorale sarà proprio la sicurezza uno dei punti chiave su cui, prevedibilmente, combatterà la retorica dei partiti, un problema concreto cui si vorrà rispondere riempiendo di volanti le nostre strade, le nostre piazze, spazi di vita che in questi ultimi mesi abbiamo detto di non essere disposti a cedere, perché l'unica sicurezza nei quartieri la fanno gli abitanti che li vivono e che li attraversano.

25 APRILE: oggi come ieri Roma est è antifascista.
È proprio quanto fatto insieme negli ultimi mesi che riteniamo debba essere la base su cui costruire il prossimo 25 Aprile: a partire dalla memoria storica della Resistenza, vogliamo attraversare le strade dei nostri quartieri con ogni forma di resistenza antifascista che pratichiamo ancora oggi.
Perché tanti dei protagonisti di quella magnifica rivolta di settant'anni fa ci stanno lasciando e abbandonare il ricordo di quei giorni ad una semplice ricorrenza tra le tante feste comandate, significherebbe non rendere onore alla loro memoria, alla loro vita, al loro coraggio.
Perché il 25 Aprile è la Festa della Liberazione dal nazifascismo, è un giorno dedicato alla memoria della Resistenza, ma questa è una memoria di parte e per come la intendiamo noi è custodia del fuoco partigiano e non culto delle ceneri.
E allora che arda la nostra memoria, e la nostra mente: immaginiamo una manifestazione, che riempia le strade delle borgate e dei quartieri del quadrante, che sia la prosecuzione ideale di quei discorsi e di quelle pratiche che da mesi li animano e li vivificano. Che le strade si gonfino dei volti dello sport popolare, della lotta per la casa, degli spazi sociali, dei percorsi di mutualismo e organizzazione autonoma territoriale, che i nostri occhi le invadano con la gioia del giorno di festa e il contegno ieratico di chi, consciamente, sa di farsi carico di un fuoco antico e potente.
Roma Est Antifascista

I QUARTIERI SICURI LI FANNO GLI ABITANTI CHE LI VIVONO: INDOSSA LA MASCHERINA.

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