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DOMENICA 2 GIUGNO 2024

Piazza San Cosimato, Roma h.10.00,
Spazio pubblico contro le guerre.
Disertiamo la parata militare contro le guerre e l’economia di guerra, fermiamo il genocidio del popolo palestinese.
Finanziamo istruzione e sanità, non le fabbriche della morte.

Alle ore 10.30 incontro su
“Digitalizzazione della guerra e militarizzazione del digitale” e presentazione di “Economia a mano armata 2024. Spesa militare e industria delle armi in Europa e in Italia”,
ebook realizzato da Sbilanciamoci! e Greenpeace Scaricabile a questa URL: https://sbilanciamoci.info/leconomia-a-mano-armata/

Partecipano:
*Dario Guarascio, docente di Economia e Diritto all’Università Sapienza di Roma, co-autore della ricerca “Blurring boundaries: an analysis of the digital platforms-military nexus”
*Giulio De Petra, Centro per la Riforma dello Stato, dove coordina il progetto Scuola Critica del Digitale. Membro del Forum Disuguaglianze e Diversità.

Il prossimo 2 giugno assisteremo all’esaltazione della “potenza militare” di questo paese con la consueta, quanto fuori luogo, parata ai Fori Imperiali.
Uno spettacolo grottesco e anacronistico, che celebra le forze armate e, di fatto, l’epica delle avventure belliche. Un circo mortale che suona la carica nel periodo in cui la guerra è prepotentemente tornata di attualità nelle nostre vite. Oltre l’Ucraina e la Palestina, dove è in atto un genocidio, sono in corso decine di conflitti più o meno simmetrici, diventati invisibili ai media mainstream.
Per questo vogliamo promuovere uno spazio pubblico radicale contro le guerre, contro l’economia di guerra, che impoverisce le persone e devasta l’eco-sistema, contro le politiche del governo e gli interessi economici che guidano la corsa agli armamenti e all’ escalation militare.
Promuoviamo una piazza proprio il 2 giugno, che sia polifonica, piena di umanità e indignazione, aperta ai movimenti sociali, transfemministi e antirazzisti, alle associazioni pacifiste, alle comunità palestinesi e migranti, ai rifugiati e rifugiate vittime invisibili di queste guerre, alle reti ebraiche antirazziste, alle studenti e al mondo del lavoro, alle persone comuni, per stare insieme, discutere, opporci alla parata, organizzarci contro le politiche di guerra e il genocidio in Palestina.

Invitiamo tutte e tutti a portare una tenda e un segno, un simbolo, un cartello contro la guerra e in solidarietà al popolo palestinese.

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