La rivista
Nooo... no può essere... sono passati diciassette anni dall'ultima volta... Non era andata male, c'eravamo divertiti. Si è vero avevamo lavorato sodo, a volte ci sembrava che non ce l'avremmo fatta mai e che tutto si sarebbe ridotto nell'ennesimo tentativo maldestro di realizzare un progetto comune. E invece.....È come se esistessero dei bisogni che ciclicamente emergono, un ronzio celebrale che ritorna, che si annida come un pericolo bello da vivere.
L'ultima volta si chiamava Nessuna Dipendenza e doveva uscire mensilmente... ah!... dimenticavo... stiamo parlando di una rivista.
Ma come, il libro è in crisi, non legge più nessuno e poi c'è internet che appaga tutti i desideri... e voi fate una rivista?
Si carta stampata, riunioni di redazione in stanze dense di fumo, l'ultimo pezzo che manca per chiudere... si proprio quello... Un supporto cartaceo che abbia, però, anche una versione digitale. Che salti il fossato. Che abbia la capacità di essere “leggera” nel linguaggio ma attenta a ciò che ci circonda, a quello che viviamo. Concepita come fosse uno strumento dotato di diverse applicazioni con cui puoi interagire. Con degli spazi rubrica che potranno cambiare di volta in volta, che si avvarrà dell'aiuto di tante persone che pur non essendo organici al forte hanno camminato al nostro fianco in questi anni. Che parli i linguaggi della grafica e del disegno magari con un fotoromanzo che ci divertiremo a fare con tutti quelli che vorranno aiutarci. Parleremo di attualità: cercheremo di capire cosa vuol dire oggi la parola “controllo” e come si manifesta. Affronteremo tematiche di genere e vedremo come ci sia in atto un tentativo di annullare diritti che sono costati anni di lotte per il movimento delle donne.
Avremo la nostra rubrica musicale, così come una rubrica di cucina ”intelligente”. Guarderemo con attenzione a quello che succede nel mondo. Ci interesseremo di antiproibizionismo e antifascismo tutto, però, cercando di non infierire con linguaggi da specialisti ma con la semplicità del discorso conviviale, quello che si usa quando si sta insieme, quando si vive...
Sarà “free press” perché ci piace tanto la parola “free”, bimestrale, a due colori perché di più non ci potevamo permettere e con un formato 35x25 strano ma che ci permette di non sprecare carta.
Insomma: un utensile in più sulla barra degli strumenti, un'occasione per noi e per tutti quelli e quelle che vorranno condividere questa “follia”...
Buon viaggio...