ALDRO, LA TUA STORIA NON SI CHIUDE QUI
Oggi 21 giugno un tribunale ha condannato i 4 assassini di FEDERICO ALDROVANDI a una pena di 3 anni e 6 mesi. Aldro e' stato fermato per un controllo, legato massacrato di botte e soffocato a morte. Aveva 18 anni. Le indagini sono state lacunose, volte a dimostrare come la morte di Federico fosse causata non dalla furia dei poliziotti ma da un qualche atto di autolesionismo o da overdose del ragazzo. Nonostante gli insabbiamenti, la verità era troppo evidente.
Eppure il reato comminato e' stato "eccesso colposo in omicidio colposo". Eccesso colposo...legare spezzare i manganelli sulle ossa schiacciare il torace con le ginocchia..eccesso colposo...
Nessuna sentenza potrà restituirci Federico Aldrovandi. E nessuno potrà mai farci credere che quell'omicidio sia frutto di un eccesso, di una mela marcia, di qualcosa insomma non insito al modo con cui le forze dell'ordine gestiscono il loro infame lavoro. Una gestione improntata al cieco disprezzo e alla totale repressione, un'educazione alla violenza, al non rispetto per la vita e per l'incolumità di chi capita nelle loro mani.
Per questo nessuna sentenza ci darà pace.
Per Aldo Bianzino Federico Aldrovandi Stefano Cucchi le vittime della diaz Carlo Giuliani Giuseppe Uva Gabriele Sandri e tutte le vittime della violenza della polizia,
NOI NON ABBIAMO PACE, NOI NON DIMENTICHIAMO